Il Britpop di Iceberg per la P/E 2026
Per la collezione Iceberg P/E 2026 James Long, direttore creativo, ha condiviso una sintesi del suo entusiasmo per il marchio per cui lavora. “Adoro la libertà di Iceberg. È quell’attitudine che appartiene al Dna del brand ed è anche il mio background creativo. È questo il mood della stagione: uno state-of-mind sportivo italiano mescolato a un punto di vista inglese. È tagliente, è giocoso, è totalmente Iceberg,” racconta.
Dal 1974 anno di nascita del brand all’interno del Gruppo Gilmar, Iceberg mantiene il suo stile di abbigliamento sportivo, comodo e informale ma elegante: confort ed eleganza; capi all’avanguardia per quando riguarda l’innovazione tecnologica sia nei materiali che nella lavorazione.
James Long porta in passerella capi femminili in maggior numero, ma anche maschili, pochi, che respirano lo stesso clima di quelli da donna. Noi fissiamo la nostra attenzione ai capi donna.
La collezione P/E 2026 è coerente con l’identità del Marchio. Lo stile è contemporaneo, adatto ad un pubblico giovane -a cui si è rivolto il brand da sempre-, accurato, sartoriale, mai trasandato, mai sciatto, ma piuttosto studiato, elegante: uno sportswear per la città. Si nota il punto di vista inglese, una rilettura del Britpop, come ha sottolineato il direttore creativo, con un tocco milanese. Forse non tutti ricordiamo la moda Britpop. Si caratterizza per un look rilassato e disinvolto, alternativo che include elementi come capi vintage o “seconda mano”, t-shirt con impresso un elemento che si riallaccia a una banda musicale, denim, camicie a quadri e sneakers, pantaloni ampi un po’ cadenti sui fianchi.
La collezione è piacevole, gioiosa, tranquilla senza punti di rottura, trasmette un senso di libertà, una eleganza nonchalant. Parliamo ad esempio di pantaloni molto ampi e lunghi, con cintura, portati bassi ma costruiti con rigore. I trench, quello color beige rosato e quello marrone in lino check, cioè il lino con motivo a quadri, hanno maniche raglan e collo a coste marrone, sono portati con un abito di chiffon trasparente marrone e con abito sempre di chiffon trasparente blu.
Il bomber in pelle con zip ha linee rette e accompagna una gonna dritta; quelli in nylon, hanno classiche fodere a contrasto blu e maniche di maglia a coste. I parka color crema nascondono interni blu e dettagli autenticamente sportswear.
Le giacche sono decisamente sartoriali, ecco il tocco milanese, spalle ben costruite, un solo bottone segna il punto vita; si abbinano a minigonne movimentate da ruches in contrasto con la linea aderente del blazer. Un tailleur bianco definibile come classico esibisce una polo di maglieria rossa una giacca decisamente lunga, che dà un tocco retrò all’insieme. Gli abiti in maglia leggera con diagonali di punti caduti avvolgono il corpo; sotto i fianchi, il vestito si apre, le ruches asimmetriche sui fianchi danno energia agli chemisier a righe marrone su un pantalone beige o celeste a righe su pantalone tortora.
La maglieria, punta di diamante del brand, non risalta in modo particolare data la stagione; sono prevalentemente polo talvolta con zip, quelli più sportivi hanno bande orizzontali colorate; le polo più formali sono spesso indossate doppie.
Le calzature con doppia fascia reinterpretano le flip-flop con tacchi o in versione flat. Alcune modelle portano sneakers ai piedi e tacchi tra le mani; le borse sono di vario formato a secchiello, a mano, a spalla; colorate, bianche, senape, rosse e blu.
Infine, due parole sui colori. Il colore marrone è prevalente, anche nelle stampe rigate; c’è la tonalità Moka Mousse scelto da Pantone come colore per il 2025, o anche tonalità più chiare, il blu ed in fine il celeste da abbinare al marrone.
Sinteticamente: una collezione gradevole, scanzonata con capi che si possono mixare, ma senza particolare rilievo e novità.































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