La moda in tempi di coronavirus
Inizialmente ci era sembrato opportuno interrompere il nostro lavoro di commento alle sfilate di febbraio, anche perché non tutte della redazione eravamo state presenti alla MFW proprio a causa dei primi divieti relativi al coronavirus. Poi ci siamo rese conto che avevamo materiale di lavoro e che sarebbe stato utile non abbandonarlo.
Far conoscere le collezioni A/I 2020-21 può essere un segno di speranza, anche se non serve a risolvere i gravi problemi che si presentano per gli stilisti ed imprenditori della moda: la stagione P/E rischia di essere una stagione prodotta ma invenduta e la stagione A/I rischia di non poter essere prodotta in tempo utile. A tutt’ora molte griffe e aziende di moda hanno fermato l’attività e chiuso molti punti vendita; molte hanno annullato le sfilate cruise. La vita di tutto il Paese è come congelata.
Ma la moda ci sorprende sempre, perché quando è necessario le maison del lusso si fanno presenti con senso di responsabilità e generosità mettendosi a disposizione per essere di aiuto. Il settore moda sarà uno di quelli che sicuramente pagherà un prezzo alto per la crisi che la pandemia che il coronavirus ha scatenato. Eppure, da subito è scattata una gara di solidarietà tra gli stilisti per un sostegno mirato agli ospedali e alla ricerca per debellare il virus. E questo è segno non voler stare con le mani in mano anche se siamo tutti costretti a una pausa di riflessione; è segno di determinazione a voler ricominciare in fretta e non solo il settore moda, ma ogni settore produttivo del Paese.
Il primo a dare il via alle donazioni è stato Gruppo Armani con un milione e 250 mila euro per gli ospedali di Milano, Sacco, San Raffaele e Istituto dei Tumori e lo Spallanzani di Roma e a supporto dell’attività della Protezione Civile.
I marchi Gucci, Bottega Veneta, Pomellato e Brioni attraverso il gruppo Kering hanno stanziato due milioni di euro per organizzazioni sanitarie delle Lombardia, Veneto, Toscana e Lazio.
Etro ha deciso di fare una offerta per aiutare la ricerca del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano.
Dolce&Gabbana ha sostenuto un’importante donazione a Humanitas University, finanziando uno studio in collaborazione con dell’Università Vita-Salute San Raffaele, mirato a chiarire le risposte del sistema immunitario al Coronavirus SARS-CoV-2.
Donatella Versace e sua figli Allegra hanno donato una unità di terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano.
La donazione di Bulgari al Reparto di Ricerca dell’Ospedale Spallanzani di Roma ha consentito l’acquisto di un sistema microscopico 3D in grado di fornire l’acquisizione di immagini all’avanguardia.
Chiara Ferragni insieme al marito Fedez ha lanciato sulla piattaforma Gofoundme una raccolta fondi online per supportare l’ospedale San Raffaele, con il risultato di mettere a disposizione del centro medico oltre 4 milioni di euro.
Sei postazioni complete di terapia intensiva e rianimazione a ciascuno degli ospedali milanesi Buzzi, Sacco e San Raffaele sono state finanziate dal gruppo Prada.
Per il progetto della Regione Lombardia che prevede la realizzazione di un ospedale con oltre 400 posti di terapia intensiva all’interno della ex Fiera di Milano, Moncler ha messo a disposizione 10 milioni di euro.
Edizione Srl, holding della famiglia Benetton, ha deciso di donare tre milioni di euro per sostenere i progetti e le necessità urgenti di 4 Istituti ospedalieri Ca’ Foncello di Treviso, Sacco di Milano, Spallanzani e policlinico Gemelli di Roma.
Altri brand hanno dato vita a campagne di raccolta fondi. Patrizia Pepe ha attivato la raccolta fondi #ItalyStayStrong a favore dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi; Elisabetta Franchi ha lanciato sulla piattaforma Gofoundme, e con una donazione propria iniziale di 50mila euro, una raccolta fondi a sostegno degli ospedali della Penisola dal titolo #sevuoipuoi; sulla stessa piattaforma si trova la campagna #Coccinellecimetteilcuore lanciata da Coccinelle.
Ci fermiamo anche se si potrebbero menzionare altre iniziative altrettanto lodevoli.