Un meritato riconoscimento per la Principessa designer
Le è stata conferita a Parigi una Medaglia d’Oro dell’UNESCO in riconoscimento del suo profondo impegno nello sviluppo dei settori culturali e creativi della Thailandia, nella promozione e valorizzazione del patrimonio tessile tradizionale, delle belle arti e nello sviluppo dei settori culturali e creativi del suo Paese.
Stiamo parlando di Sua Altezza Reale la Principessa Sirivannavari Nariratana Rajakanya Direttrice Creativa della maison di moda luxury SIRIVANNAVARI. Possiede una solida formazione accademica, ha studiato arti e design tessile presso l’Università Chulalongkorn di Bangkok, mentre la sua formazione in moda ha avuto luogo a Parigi, e ciò le ha consentito di arricchire con influenze europee il suo lavoro creativo.
Personalità poliedrica, nutre la sua creatività con le sue principali passioni, la fotografia in primis, l’arte, la musica, lo sport anche a livello agonistico ad esempio nell’equitazione, l’impegno nella promozione dell’artigianato tailandese, i viaggi; trae ispirazione da culture diverse come la giapponese o l’indiana e da epoche artistiche differenti, ma sempre tutto è rivisitato a partire dall’eredità tradizionale della sua terra.
A 20 anni, nel 2007, è stata invitata da Pierre Balmain, il couturier francese, a presentare la sua sfilata a Parigi. La sua collezione si intitolava “Presence of the Past”, di fatto attingeva ai ricordi della nonna la regina Sirikit, che nel 1965 fu dichiarata la donna più elegante del mondo; in essa la designer dava fin da allora un’interpretazione moderna al costume tradizionale thailandese. L’anno seguente, presentava la sua sfilata di moda ancora a Parigi.
Da alcune stagioni la Principessa è presente nel calendario delle settimane della Moda di Milano con le sue collezioni di abbigliamento maschile e femminile, di accessori, scarpe, borse e gioielli, ma anche con le collezioni di oggetti di arredamento. La cifra stilistica del suo lavoro va individuata nel legame delle creazioni con la tradizione tailandese particolarmente radicata nella designer: il costume tradizionale nell’abbigliamento, mentre nei gioielli si riconoscono le eleganti linee dei fiori locali, le rose damascene, le orchidee, i fiori di Lamduan (a noi sconosciuti), utilizzati nella letteratura thailandese come metafora della bellezza femminile; le tradizioni culturali o motivi tipici thailandesi sono protagonisti dei tessuti. L’estetica delle collezioni è però contemporanea; l’eleganza dei capi è universale, raffinata, la realizzazione è accurata, la femminilità esaltata. Artigianalità e l’innovazione sono segni distintivi di ogni collezione.
Per la stagione Autunno-Inverno 2025/26, SIRIVANNAVARI si lascia ispirare da una delle sue passioni, l’equitazione che diventa protagonista nella collezione donna e uomo, ma anche negli accessori e nei gioielli. “L’equitazione non è solo uno sport: è un universo di eleganza, disciplina e arte che mi ha profondamente ispirata. Dallo stile impeccabile del cavaliere alla potente bellezza del cavallo, ogni dettaglio — morsi, briglie, selle, staffe — racconta una storia di tradizione e raffinatezza. Questa collezione è il mio tributo a quel mondo, reinventato con il savoir-faire della couture e una sensibilità moderna.”
Da parte nostra ci limiteremo a riportare qualche considerazione sulla collezione donna e gli accessori.
Tutto è filtrati da uno sguardo moderno ed audace dove convivono elementi che esaltano la forza dell’elemento equestre -dettagli in pelle e metallici- con la morbidezza dei dettagli in pizzo. I tessuti spaziano dai velluti sontuosi, jacquard strutturati e pellami lucidi fino a chiffon eterei e delicati pizzi. Ricami convivono con applicazioni metalliche ispirati alle briglie e ai finimenti equestri. Tagli sartoriali impeccabili, spalle scolpite e mantelle drammatiche, rivisitano la classica giacca da equitazione, i pantaloni jodhpur acquistano una personalità più decisa e talvolta si ispirano a quelli che, doppiati in cuoio, sono indossati dai gauchos argentini. Non mancano le creazioni per la sera, dove il ricamo arricchisce la linearità dell’abito lungo, come nel caso dell’abito prugna o quelli neri dalla profonda scollatura.
La palette cromatica spazia dai blu notte profondi, neri ossidiana e borgogna che si accostano ad avori luminosi e argenti scintillanti.
Negli accessori, la linea di borse si ispira agli equipaggiamenti equestri, bilanciando struttura e fluidità attraverso l’uso di morbido camoscio e pelle pregiata, impreziositi dall’iconica chiusura dorata del brand.
Tra i modelli distintivi spiccano per il lavoro artigianale: Henry Drawstring, una borsa in pelle morbida, con silhouette tubolare ispirata ai porta-sella e chiusura a coulisse che enfatizza la lavorazione manuale. Martingale Sac, dal design strutturato e raffinato che richiama il pomolo della sella, dalla forma a mezzaluna realizzata con materiali a contrasto, camoscio opaco e pelle. Dream Bucket, un cilindro ispirato alla sacca per il foraggio, leggero ma costruito con precisione; il risvolto superiore, il manico robusto e la tracolla, ispirata alla sella, conferiscono un’estrema versatilità.
Le calzature spaziano dagli stivali da cavallerizza ai sabot con tacco piramidale fino ai sandali in pelle pregiata.
Anche la bigiotteria reinterpreta elementi equestri—morsi, redini, staffe e briglie. L’argento, protagonista assoluto, è arricchito da dettagli in pelle per maggiore profondità e texture. La collezione si completa con un berretto in lana e una cintura dalle forme ispirate alla sella e alle staffe.
Una collezione coerente in tutte le sue parti, capace di coniugare tradizione e visione contemporanea, eleganza e vestibilità, femminilità e determinazione, in un prodotto da catalogare senza dubbio nel comparto luxury.





























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