Con Creative District, la Moda corre in via Margutta
Si è tenuto lo scorso sette luglio il settimo appuntamento di “Creative District” della sezione “In Town” del calendario di Altaroma. Il progetto, ideato e organizzato da Antonio Falanga e Grazia Marino, è orientato a proporre nuove e attuali strategie comunicative per i creativi della moda. L’evento è stato ospitato nello Spazio Margutta, il concept che negli ultimi anni ha curato il rilancio dell’omonima via, come polo della città per incontri legati alla moda, alla fotografia e al mondo dell’arte.
Così, in una splendida mattinata di luglio nel rione Campo Marzio, sotto il cielo terso di una antica Roma barocca, via Margutta è divenuta set fotografico per servizi di moda e scambi culturali internazionali. Protagoniste, quattro giovani maison che al numero 86 hanno presentato le capsule delle loro collezioni.
Tinte acquerello dai toni marini dipinte a mano su una impalpabile mussola di seta per metri e metri di stoffa, delineano la cifra stilistica di Roberta Baiardi.
La stilista è molto legata al concetto di attenzione al presente, e alla metamorfosi di ciò che l’attimo regala, cosi la collezione si ispira alle onde del mare, i volumi sono fluidi e le linee carezzevoli e morbide.
Ondate di leggerezza incalzano nei top, nelle camiciole, nelle gonne a caviglia, e nei long dress dalle mille sfumature di azzurro.
Uno stile delicato, romantico, ricercato e legato alle tradizioni, caratterizza la capsule presentata dalla stilista Mafalda Marra.
Il lino, quello vero, quello di una volta, leggero, fresco, morbido, resistente e sottile, è ben prestato alla confezione di capi dalle linee semplici ma definite, fatti di corpetti aderenti e linee svasate per le gonne, e arricchiti, taluni, da raffinate bordure di volant.
Il peculiare vezzo della collezione è dato dagli esclusivi ricami interamente realizzati a mano dalla designer, che porta avanti una tradizione di famiglia elaborata con sperimentazioni dalla tempra contemporanea. Mafalda, ha fatto propria una filosofia sartoriale del nobile e ben fatto, che la porta a poter confezionare personalmente i capi proposti. Intento degno di nota, in un panorama connotato dai ritmi incalzanti della produzione in serie.
Morbida, fluttuante, amplia nei volumi e semplice nelle linee è la capsule proposta da Maria Vittoria Perino, fondatrice della Maison Vittoria Roma. Una Haute Couture tutta orientata a porre l’accento sul concetto di libertà, espressa nella gentilezza di forme e nell’impalpabilità dei tessuti impiegati, così le organze, così anche gli chiffon. Il corpo resta libero di muoversi, di librarsi disinvolto nello spazio in totale, assoluta, e gradita naturalezza e levità.
Non è mancato all’appuntamento con la moda di Creative District uno spazio dedicato alle borse e agli accessori realizzati a regola d’arte, così la designer Francesca Laragione, che ha studiato alla Atelier Ecole Lesage di proprietà di Chanel a Parigi. Ha mostrato la propria capsule di accessori e borse dalle forme intramontabili e dalla fattura integralmente artigianale, rispettosa, nel processo di confezionamento, dei più alti standard performativi, dalla concia delle pelli (di esclusiva provenienza Italiana) alla realizzazione del prodotto finale.
Partner ufficiale dell’evento è stata la prestigiosa azienda vinicola Torre di Noto, guidata dall’enologo Nino di Marco, che ha offerto agli ospiti una selezione di vini pregiati, di produzione interamente biologica.












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